Disaster Recovery Plan: cos’è e perchè ogni azienda dovrebbe averne uno

Ago 31, 2022 | Comunicazione aziendale, Consulenza informatica

Ogni Business Plan che si rispetti deve prevedere anche un Disaster Recovery Plan (DRP).

Questo procedimento indica le capacità che un’azienda ha di ripristinare in maniera rapida l’accesso e le singole funzionalità della propria infrastruttura IT dopo eventi disastrosi come calamità naturali o attacchi hacker.

Il DRP permette la copia dei dati e delle informazioni in un luogo diverso rispetto a quello che ha subito il danno, creando così una copia backup di tutti gli elementi necessari per mantenere l’azienda operativa.

Perdere i dati e interrompere l’operatività aziendale potrebbe creare dei grossi danni alla reputazione dell’azienda anche dal punto di vista economico, determinandone la sopravvivenza.

In questa nostra guida scoprirai:

Disaster recovery come funziona

Nell’indicare il Disaster Recovery parliamo di quel procedimento che si basa sulla copia dei dati e dell’elaborazione di essi in un luogo che non è stato interessato dall’evento disastroso.

Nel momento in cui i server non funzionano più a causa di calamità naturali come incendi, terremoti o inondazioni, oppure semplicemente subiscono un guasto o un attacco hacker, l’azienda avrà la necessità di recuperare tutti i dati perduti. Questo potrà farlo da una posizione differente rispetto a quella che ha subito il danno, nella quale sarà reperibile il backup dati.

Pianificare un Disaster Recovery nel periodo storico in cui viviamo può essere quindi cruciale per la sicurezza dei dati di un’impresa e per poter permettere la Business Continuity.

Tipologie di disaster recovery

Un piano di Disaster Recovery dovrà includere:

  • Tutta la documentazione dei sistemi e dei dati per garantire la Business Continuity
  • Tutte le operazioni che si dovranno compiere per ripristinare i dati
  • Un RPO – Obiettivo di punto di ripristino che indicherà la frequenza in cui vengono effettuati i backup
  • Un RTO – Obiettivo di tempo di ripristino che definirà il numero massimo di downtime che verranno consentiti dopo l’evento disastroso.
  • Sarà inoltre utile verificare in maniera periodica la necessità di aggiornare o meno il piano di Disaster Recovery per essere certi che, nel momento dell’evento, tutto funzioni come deve.

Ogni azienda può scegliere diverse tipologie di metodo di Disaster Recovery che potranno essere usati insieme o singolarmente, come:

  • Cold site – In questo caso l’azienda creerà una infrastruttura in una sede secondaria che diventerà il nuovo luogo di lavoro dopo l’evento catastrofico. Le operazioni aziendali non verranno arrestate, però non si potranno né proteggere né ripristinare dati importanti, che verranno persi. Chi sceglie questo metodo dovrà integrarlo con altri.
  • Backup – Metodo più usato di Disaster Recovery che vede il salvataggio dei dati in un altro luogo o su un’ unità removibile. Non verrà effettuato il backup dell’infrastruttura IT e quindi non permette una completa continuità operativa.
  • Hot site – Questo metodo prevede sempre copie aggiornate di tutti i dati ed è la soluzione più costosa. Riduce di molto il downtime.
  • Disaster Recovery as-a-Service (DRaaS) – Nel momento in cui una calamità si abbatte su un’azienda o la stessa viene attaccata da qualche ransomware, questo metodo sposta l’intera elaborazione dei dati dell’impresa sulla propria struttura cloud. Questo permetterà di continuare a lavorare anche se i server non funzionano. Se, invece, l’azienda sceglie un DRaaS locale si avrà sicuramente una latenza inferiore dopo il trasferimento dei dati nel server DRaaS, perché saranno fisicamente più vicini alla sede dell’azienda, ma in caso di calamità naturale ci sarà il rischio che anch’essi possano essere stati colpiti dallo stesso evento disastroso.

Perché è importante il disaster recovery? I vantaggi

È sempre più importante che le aziende decidano di investire in piani di Disaster Recovery per tenere al sicuro i dati della propria organizzazione da qualsiasi minaccia esterna e per garantire la continuità di business. Ma non solo, tra i vantaggi del Disaster Recovery troviamo:

  • Ripristino rapido dei dati: attraverso l’utilizzo del piano di Disaster Recovery qualsiasi azienda può tornare operativa in poco tempo e, in alcuni casi, continuare a lavorare come se non fosse avvenuto nessuno evento catastrofico.
  • Più facilità di sopravvivenza per l’azienda: aver investito prima in Disaster Recovery  permetterà non solo di risparmiare soldi, ma sarà cruciale per la sopravvivenza dell’azienda stessa, che potrà continuare a produrre anche dopo un attacco hacker o un incendio.
  • Limitare le perdite: diminuendo i tempi di ripristino un’azienda limiterà i costi riguardanti i danni causati dal disservizio o i costi dell’assistenza.
  • Personalizzazione del Disaster Recovery: ogni piano potrà essere personalizzato in base alle esigenza dell’impresa, scegliendo, tra le altre cose, la frequenza di backup e i tempi di ripristino.
  • Gestione granulare delle copie dei dati: l’azienda potrà infatti recuperare i dati sia a livello di file completi che di porzioni di file.
  • Evitare di perdere la propria reputazione: non aver pensato ad un piano di Disaster Recovery quando ormai il danno è stato fatto e tutti i dati sono stati persi, potrebbe causare un danno alla reputazione dell’azienda con disservizi che potrebbero allontanare i clienti. Ripristinare il pieno funzionamento in tempi brevi renderà il business più solido.

Delineare una strategia con il disaster recovery plan

Per delineare una strategia con il Disaster Recovery Plan, detto anche DRP, bisogna comprendere che esso normalmente fa parte di una più grande strategia di Business Continuity che viene creata su misura per le esigenze delle singole aziende.

Sarà inoltre bene aggiornare in maniera periodica le procedure del piano di Disaster Recovery per risultare sempre funzionanti e pronte nel caso di emergenze improvvise.

Per fare questo ed essere sempre operativo davanti ad un evento catastrofico, un DRP deve:

  • Identificare i dati
  • Identificare i sistemi cruciali per l’azienda

Una volta che questo viene fatto dovrà classificare dati e sistemi dando loro un valore da 1 a 5, stabilendo quanti dati un’azienda potrà perdere senza bloccare la sua continuità operativa.

Ci dovranno anche essere delle misure di controllo in grado di anticipare gli eventi e correggerli nel più breve tempo possibile.

Come implementare un DRP

Se un’impresa decide saggiamente di creare una strategia di Disaster Recovery Plan dovrà essenzialmente:

    1. Scegliere il team che si dedicherà al DRP, dove ogni membro dovrà aver ben chiaro il suo ruolo per la gestione della strategia.
    2. Comprendere e valutare i rischi che l’azienda corre.
    3. Individuare i sistemi utili e fondamentali affinché l’azienda continui la sua attività anche dopo un evento critico.
    4. Prevedere la presenza di un backup che garantisca la Business Continuity.
    5. Elencare gli obiettivi della massima quantità di dati che è possibile permettersi di perdere e il tempo massimo di operatività.
    6. Controllare attraverso test periodici che il DRP funzioni 

L’importanza di un disaster recovery plan efficace

Il piano di Disaster Recovery permette alle imprese di avere una continuità operativa in ogni situazione, quindi anche dopo il verificarsi di condizioni critiche.

Attraverso di esso si possono non solo isolare i possibili disastri e criticità che possono colpire i sistemi cruciali di un’azienda, ma si possono anche stilare le modalità per risolvere questi problemi in maniera efficace.

Grazie al DRP l’interruzione dell’operatività viene ridotta, limitando i danni e facendo comprendere al personale quali sono le corrette misure da adottare nel momento di emergenza.

Gli imprenditori devono saper reagire agli eventi estremi che potrebbero colpire le loro aziende pianificando in maniera strategica tutte le misure tecniche da adottare per limitare i danni che potrebbero minare la sopravvivenza stessa dell’organizzazione e garantire la Business Continuity.

ValoreBF ti offre un servizio di Disaster Recovery che si avvale della tipologia DRaaS, sfruttando un ambiente virtuale prenotato e sempre pronto ad essere utilizzato.

In questo modo il cliente ha a disposizione le risorse necessarie per far fronte a un’eventuale situazione critica senza correre rischi.

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