da Faromedia | Gen 9, 2025 | Consulenza informatica
Hai mai pensato a quanto il bilancio ESG possa influenzare il futuro della tua azienda? Sempre più imprese stanno scoprendo che non si tratta solo di rispettare normative o migliorare la reputazione, ma di una vera necessità per mantenersi competitivi. Scopriamo insieme come puoi prepararti e quali passi compiere per integrare sostenibilità e innovazione nel tuo business.
Cosa si intende per parametri ESG?
L’ESG poggia su tre pilastri fondamentali che guidano le imprese verso una gestione responsabile:
- Ambiente (Environmental): riguarda il consumo di risorse, la gestione dei rifiuti e le iniziative per ridurre l’impatto ambientale.
- Sociale (Social): riguarda il rispetto dei diritti dei lavoratori, l’inclusione e le relazioni con le comunità.
- Governance: comprende la trasparenza nella gestione aziendale, le politiche anticorruzione e la struttura organizzativa.
Perché tutto questo è importante? Le aziende che puntano sull’ESG migliorano la loro reputazione, attraggono investitori consapevoli e soddisfano le crescenti richieste normative.
Quali aziende devono prepararsi al bilancio ESG
Le aziende che devono adeguarsi alla normativa ESG, regolamentata principalmente dalla Direttiva CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) dell’Unione Europea, sono:
- Le grandi imprese con più di 250 dipendenti, un fatturato annuo superiore a 50 milioni di euro o un attivo patrimoniale oltre i 20 milioni di euro.
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Anche le società quotate in borsa, incluse le piccole e medie imprese quotate, sono coinvolte, anche se per queste ultime gli obblighi scatteranno dal 2026 con un processo di adeguamento graduale.
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Le imprese non europee che generano un fatturato netto superiore a 150 milioni di euro nell’Unione Europea e dispongono di una filiale o succursale con almeno 50 milioni di fatturato netto sono anch’esse soggette a questi requisiti.
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Inoltre, anche aziende che non rientrano direttamente nei criteri di dimensione possono essere coinvolte indirettamente, poiché i grandi gruppi sono tenuti a valutare l’impatto ambientale e sociale dell’intera filiera produttiva.
L’obbligo di rendicontazione verrà applicato gradualmente: dal 2024 per le aziende già soggette alla precedente direttiva NFRD (Non-Financial Reporting Directive), dal 2025 per le grandi imprese non ancora soggette a tale obbligo e dal 2026 per le PMI quotate.
Come prepararsi per il bilancio ESG
Preparare un bilancio ESG efficace richiede una pianificazione strategica e un impegno costante. Tra i vari passaggi che puoi fare nella tua azienda, te ne elenchiamo alcuni secondo noi alla portata di ogni PMI.
- Identifica i dati da monitorare: raccogli informazioni su emissioni, consumo energetico, gestione dei rifiuti, politiche aziendali e altro ancora.
- Utilizza strumenti tecnologici: piattaforme digitali possono aiutarti a gestire e analizzare questi dati, facilitando la creazione di report dettagliati
- Forma il tuo team: assicurati che i responsabili abbiano le competenze necessarie per integrare le pratiche ESG nei processi aziendali.
Soluzioni green e digitali di Valore BF
Valore BF propone strumenti concreti per migliorare il tuo punteggio ESG e integrare sostenibilità e innovazione:
- ReuseIT: Lo sapevi che nel 2022 a livello mondiale sono stati prodotti 59.4 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici? Questo peso è l’equivalente del peso di circa 5.400 Tour Eiffel e la quantità è in continuo aumento ogni anno. ReuseIT è il progetto di ValoreBF impegnato nella rivendita di prodotti ICT rigenerati alle aziende. Il riutilizzo di risorse tecnologiche riduce gli sprechi e prolunga il ciclo di vita dei dispositivi, favorendo un’economia circolare. Scegliendo ReuseIT riceverai un certificato che attesta la quantità di CO2 risparmiata grazie all’acquisto di prodotti ricondizionati.
- ZEROZEROtoner: è un sistema di smaltimento sicuro e sostenibile dei consumabili di stampa che elimina i rischi legati alla gestione dei rifiuti.
Ma non è tutto. La sostenibilità si intreccia anche con la sicurezza informatica. Una gestione responsabile dei dati e la protezione delle infrastrutture IT sono parte essenziale del bilancio ESG, dimostrando che tecnologia e sostenibilità possono andare di pari passo.
Il bilancio ESG è un’opportunità per trasformare la tua azienda e allinearla alle sfide del futuro. Con Valore BF, puoi integrare sostenibilità e innovazione in ogni processo, rendendo il tuo business più competitivo e responsabile. Parliamo insieme di come migliorare le tue performance ESG: il cambiamento inizia oggi!
da Faromedia | Dic 19, 2024 | Consulenza informatica
Parlare di trend nel settore IT può sembrare complicato: tutto cambia a una velocità incredibile, e ciò che oggi è innovativo potrebbe essere superato domani. In realtà, ci sono delle macro tendenze che guidano l’evoluzione tecnologica e che continueranno a influenzare le strategie aziendali nel 2025: proprio di queste parleremo nell’articolo che stai per leggere, anche per aiutarti a orientarti tra le scelte e soprattutto per darti gli strumenti per decidere come investire i tuoi soldi.
Cybersecurity: la sicurezza prima di tutto
Gli attacchi informatici sono in aumento e diventano sempre più sofisticati. Per il 2025, la cybersecurity sarà il principale focus per molte aziende, indipendentemente dalle dimensioni. I sistemi basati su intelligenza artificiale e machine learning saranno fondamentali per identificare e bloccare minacce in tempo reale.
Assistenza IT proattiva: prevenire è meglio che curare
L’approccio reattivo appartiene al passato. Le aziende stanno abbracciando sempre di più l’assistenza proattiva, dove il monitoraggio costante e l’automazione consentono di identificare problemi prima che si manifestino.
Con strumenti di analisi predittiva, è possibile prevenire interruzioni e ottimizzare le prestazioni dell’infrastruttura IT. Un approccio che riduce i tempi di inattività e migliora anche l’efficienza operativa, permettendo alle aziende di concentrarsi sul loro core business.
Managed Service Provider (MSP): il supporto IT del futuro
Hai mai sentito parlare di MSP? Dovresti, perché il ruolo degli MSP diventerà ancora più centrale nel 2025. Le aziende cercano partner che possano gestire l’intera infrastruttura IT, garantendo una visione completa e integrata. Gli MSP offrono:
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Monitoraggio continuo e prevenzione delle criticità.
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Gestione di soluzioni IT personalizzate e integrate.
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Riduzione dei costi operativi grazie a un’unica gestione centralizzata.
Cloud computing: flessibilità e scalabilità senza limiti
Il cloud continua a crescere come pilastro della digital transformation. Per il 2025 è previsto un ulteriore spostamento del mercato verso ambienti multi-cloud e soluzioni di edge computing, che consentono di elaborare i dati più vicino alla loro fonte, migliorando la velocità e riducendo la latenza.
Investire in ambienti cloud ibridi offre alle aziende la flessibilità di scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze, bilanciando sicurezza, scalabilità e costi.
Intelligenza artificiale e automazione: il motore del cambiamento
Impossibile, anche nel 2025, dimenticarsi dell’AI. L’AI sta rivoluzionando il modo in cui le aziende operano e nel 2025 vedremo un’adozione ancora maggiore di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale per ottimizzare i processi aziendali, migliorare la customer experience e ridurre i costi.
L’automazione dei flussi di lavoro sarà un punto focale, permettendo alle imprese di risparmiare risorse e aumentare la produttività. Anche le PMI potranno beneficiare di queste tecnologie grazie a soluzioni sempre più accessibili e personalizzabili.
Investire nei trend giusti: come fare
Per cogliere le opportunità offerte dal 2025 è necessario:
- Identificare i trend più rilevanti per il proprio settore.
- Valutare le esigenze specifiche dell’azienda attraverso una consulenza IT strategica.
- Adottare un approccio graduale, implementando soluzioni scalabili e orientate al futuro.
Noi siamo al tuo fianco, con il metodo Valore BF: chiedici come fare e… buon 2025!
da Faromedia | Dic 5, 2024 | Assistenza
Hai mai riflettuto su quanto sia rischioso affidarsi a un sistema IT che interviene solo quando i problemi si manifestano? Spesso si sottovalutano i rischi di un approccio reattivo, ma questo può portare a costosi fermi macchina e interruzioni operative. Tuttavia, esiste un modo per prevenire queste crisi, garantendo una continuità operativa costante. Perché aspettare che qualcosa vada storto, quando puoi agire in anticipo? Vediamo insieme come.
Assistenza IT reattiva: correre ai ripari quando è troppo tardi
Immagina di dover fermare l’intera produzione perché un server si è bloccato o di perdere ore di lavoro perché il sistema non si riavvia. L’assistenza IT reattiva interviene solo quando il server è fermo, non prima. Questo approccio risolve il problema, certo, ma a che prezzo? Interruzioni improvvise, perdita di dati e produttività a picco. Le conseguenze non sono mai piacevoli: fermi macchina, tempi di inattività prolungati e costi imprevisti sono le principali minacce di chi si affida esclusivamente a una gestione IT reattiva.
E più l’azienda cresce, più questo approccio diventa insostenibile. Mentre ti preoccupi di rimettere in moto il sistema, la concorrenza avanza, e ogni minuto di inattività si traduce in opportunità mancate. L’IT reattivo ti mette sempre un passo indietro, quando dovresti essere pronto ad affrontare qualsiasi situazione con agilità.
Assistenza IT proattiva: prevenzione e monitoraggio costante
Con l’assistenza IT proattiva i problemi vengono prevenuti prima ancora che possano manifestarsi e causare danni. Non si tratta di aspettare che qualcosa si rompa, ma di mantenere l’infrastruttura in perfetta efficienza grazie a un monitoraggio costante e a un’analisi predittiva. L’idea è semplice: se il problema non si presenta mai, non c’è bisogno di risolverlo. Valore BF, ad esempio, offre servizi che monitorano costantemente i tuoi sistemi, aggiornano le soluzioni di sicurezza e analizzano i dati in tempo reale per prevenire guasti, attacchi informatici e inefficienze.
Il monitoraggio continuo consente di individuare potenziali vulnerabilità, anticipando ogni possibile falla. Con aggiornamenti regolari e manutenzione programmata, le aziende possono garantire che la loro infrastruttura IT resti performante, senza interruzioni.
Il costo dell’inattività vs l’investimento in prevenzione
Affrontiamo una verità scomoda: la riparazione è molto più costosa della prevenzione. Un’interruzione IT può tradursi in enormi perdite economiche non solo per i costi di riparazione immediata ma anche per le opportunità perse e i danni a lungo termine. Se un sistema critico si blocca, il prezzo che paghi è fatto di tempi morti, ritardi nelle consegne, perdita di fiducia dei clienti e, non ultimo, stress aggiuntivo per il personale.
Dall’altro lato, investire in un servizio di assistenza IT proattivo può sembrare un costo iniziale più alto, ma rappresenta un risparmio sul lungo termine. Invece di rincorrere continuamente problemi e malfunzionamenti, le aziende possono:
- Ridurre i fermi macchina.
- Diminuire le spese impreviste.
- Evitare danni reputazionali legati a interruzioni dei servizi.
- Migliorare l’efficienza operativa, grazie a una gestione più fluida.
Il ritorno sull’investimento diventa subito evidente quando ti rendi conto che prevenire un singolo guasto critico potrebbe farti risparmiare migliaia di euro.
La differenza tangibile nella continuità operativa
Un’azienda che adotta un approccio proattivo non solo evita crisi, ma si garantisce una continuità operativa che può fare la differenza tra essere competitivi e restare indietro. Quando i sistemi funzionano senza intoppi, l’intera azienda lavora meglio: le decisioni vengono prese più velocemente, i processi rimangono fluidi e non c’è il rischio che un guasto improvviso blocchi tutto.
Grazie alla gestione preventiva, gli aggiornamenti non sono mai un problema improvviso, ma parte di un piano di manutenzione continuo. I sistemi IT, sempre ottimizzati, sono pronti ad affrontare le nuove sfide tecnologiche e a proteggersi dalle minacce informatiche emergenti. Insomma, meno sorprese e più controllo.
Scegliere un partner IT affidabile per un approccio proattivo
Ma come garantire tutto questo? La risposta è semplice: scegliendo il partner IT giusto. Affidarsi a un partner esperto come Valore BF significa ottenere un servizio completo che va oltre la semplice manutenzione. Valore BF offre una gestione proattiva dell’infrastruttura IT aziendale, dai server alla sicurezza, fino alla manutenzione quotidiana, assicurando che la tua azienda non sia mai colta di sorpresa.
Un partner IT affidabile diventa una risorsa strategica per la tua crescita aziendale, fornendo soluzioni che non solo prevengono problemi, ma migliorano la performance complessiva dell’azienda. La serenità di sapere che i tuoi sistemi sono costantemente monitorati e che ogni potenziale minaccia viene affrontata prima di causare danni è un vantaggio impagabile.
Non lasciare che la tua azienda resti indietro. Scopri come Valore BF può trasformare la tua gestione IT, passando da un approccio reattivo a uno proattivo, per garantire continuità, sicurezza e prestazioni elevate senza interruzioni.
da Faromedia | Nov 22, 2024 | Consulenza informatica
Intelligenza artificiale e sicurezza: due mondi che, oggi, sono più intrecciati che mai. Se da un lato l’AI promette automazione e innovazione, dall’altro pone questioni serie su come proteggere i dati e le persone. Ed è proprio qui che interviene il regolamento europeo, che non si limita a definire regole ma stabilisce chiari confini su come l’AI può e deve essere usata. Dalla responsabilità etica alla protezione informatica, ecco tutto quello che c’è da sapere.
Il regolamento europeo sull’AI: una panoramica
L’Unione Europea ha stabilito un quadro normativo per l’intelligenza artificiale che mette al centro la trasparenza e la gestione dei rischi. Questo regolamento mira a garantire che l’AI venga utilizzata in modo sicuro ed etico. In particolare, si concentra su chi sviluppa e utilizza l’AI nelle aziende, imponendo responsabilità specifiche. Gli obblighi includono la trasparenza sull’uso dell’AI e l’implementazione di misure per gestire i rischi legati all’intelligenza artificiale, specialmente nelle applicazioni a rischio più elevato come la sanità, i trasporti e la sicurezza pubblica.
Chi usa soluzioni di AI nelle proprie attività deve assicurarsi di rispettare queste normative, adottando protocolli che tutelino i dati e garantiscano l’integrità dei sistemi. Le aziende devono non solo aderire agli obblighi di legge ma anche stabilire meccanismi di controllo interni per evitare l’utilizzo improprio di queste tecnologie, come vedremo con il fenomeno dei “silent cyborg.”
Le responsabilità delle aziende nell’uso dell’AI
Le aziende che implementano l’AI nelle loro operazioni devono essere consapevoli delle responsabilità legali e operative che ciò comporta. La trasparenza e la conformità normativa non sono opzionali, ma obblighi per garantire che l’intelligenza artificiale non venga utilizzata in modo improprio o non etico. Ogni imprenditore deve vigilare sull’uso dell’AI, adottando misure di monitoraggio interno. Questo comporta:
- Implementare processi di controllo sull’utilizzo dell’AI da parte dei dipendenti.
- Garantire che l’intelligenza artificiale venga impiegata solo nei settori appropriati e nel rispetto delle leggi sulla privacy e sulla sicurezza.
- Creare una cultura aziendale che favorisca l’utilizzo etico dell’AI, in linea con le normative europee.
Il fenomeno dei “silent cyborg”
Il termine “silent cyborg” descrive quei dipendenti che, senza autorizzazione esplicita, utilizzano strumenti di AI per svolgere compiti aziendali, spesso all’insaputa dei loro datori di lavoro. Questo fenomeno sta diventando sempre più comune, con dipendenti che sfruttano soluzioni AI per automatizzare processi o migliorare la propria produttività, ma lo fanno fuori dal controllo aziendale. Il problema? L’utilizzo non regolamentato di questi strumenti può compromettere la sicurezza aziendale, esponendo l’organizzazione a rischi informatici o violazioni della privacy.
L’AI non monitorata potrebbe processare dati sensibili in modo non conforme alle normative, con gravi ripercussioni per l’azienda. È essenziale, quindi, che i datori di lavoro implementino protocolli chiari sull’uso di strumenti AI e vigilino affinché vengano seguiti.
AI e cybersecurity: una protezione a 360°
Nell’era dell’intelligenza artificiale, la cybersecurity non può più essere un tema secondario. Come abbiamo già sottolineato all’inizio di questo articolo, se da un lato l’AI offre enormi potenzialità per migliorare la sicurezza, dall’altro può essere utilizzata per attacchi sempre più sofisticati. L’AI ha la capacità di analizzare grandi quantità di dati in tempo reale, rilevando anomalie e potenziali minacce prima che causino danni. Tuttavia, le stesse tecnologie possono essere sfruttate dagli hacker per creare malware avanzati e attacchi mirati.
Le aziende devono quindi dotarsi di un’infrastruttura di cybersecurity solida, basata su tecnologie AI, che riesca a identificare le vulnerabilità e bloccare le minacce prima che si verifichino. Affidarsi a consulenti esperti in sicurezza informatica è fondamentale per garantire che il proprio sistema sia a prova di attacco, sia nelle applicazioni di AI sia in tutti gli altri ambiti.
L’importanza di un’analisi dei fattori di rischio
Ogni azienda che adotta l’intelligenza artificiale dovrebbe partire da un’analisi dettagliata dei fattori di rischio. Conoscere i punti deboli della propria infrastruttura IT e prevedere i possibili scenari di attacco permette di pianificare adeguate strategie di difesa. Ecco alcuni dei vantaggi di un’analisi dei fattori di rischio:
- Identificazione delle vulnerabilità: sapere dove l’azienda è esposta permette di intervenire prima che gli attacchi avvengano.
- Previsione dei danni: stimare in anticipo l’entità dei possibili danni permette di prendere decisioni informate su investimenti in sicurezza.
- Implementazione di soluzioni di difesa: adottare tecnologie di protezione su misura, mirate a ridurre i rischi specifici legati all’AI e alle applicazioni aziendali.
Prevenire è meglio che curare: investire in un’analisi dei fattori di rischio e in consulenza specialistica è la strada giusta per proteggere la propria azienda e garantire continuità operativa.
L’intelligenza artificiale può migliorare ogni aspetto del tuo business, ma la sicurezza non deve mai passare in secondo piano. Contatta oggi i nostri esperti per scoprire come proteggere la tua azienda dai rischi legati all’AI, con soluzioni avanzate e conformi alle normative europee.
da Faromedia | Nov 13, 2024 | Consulenza informatica
Sapevi che tra le principali cause della mancata crescita di un’azienda c’è anche la gestione sbagliata del comparto IT? Sembrerà strano, ma spesso una gestione dell’IT frammentata o priva di una strategia alla base può rallentare la crescita di un’impresa, sia in termini di fatturato sia in termini di benessere aziendale.
Il tempo e le risorse necessarie per mantenere l’infrastruttura IT operativa, infatti, possono diventare un vero incubo per molti settori, come quello manifatturiero o logistico. Quando il team interno è costretto a dedicare tempo alla manutenzione dei server o alla gestione delle licenze, il risultato è un’azienda che si muove a rilento. Ecco come una gestione IT centralizzata può trasformare questo scenario in modo positivo.
1. Le perdite di tempo nella gestione dell’IT aziendale
Pensiamo a una media azienda del settore manifatturiero che deve gestire un’infrastruttura IT fatta di server, software di gestione delle commesse, sistemi di sicurezza e backup di dati sensibili. Ogni settimana, il team IT si troverà a dover risolvere problemi legati alla manutenzione dell’hardware, all’aggiornamento delle licenze software e alla gestione dei sistemi di sicurezza. La somma di queste attività ruba tempo prezioso che potrebbe essere impiegato in progetti strategici, come migliorare l’efficienza produttiva o implementare nuove tecnologie.
Una gestione frammentata dell’IT sottrae tempo alle persone e porta spesso a errori e costi nascosti. Quando il team è sopraffatto, problemi banali come un aggiornamento mancato o una licenza scaduta possono trasformarsi in interruzioni costose. A lungo andare, questo tipo di gestione si traduce in una perdita di opportunità (e in un grosso fastidio per i dipendenti, che non lavoreranno in condizioni ottimali).
2. I rischi di una gestione IT diversificata
Il vero problema emerge quando le soluzioni IT sono frammentate e non comunicano tra loro: questo capita, ad esempio, alle aziende che non utilizzano un’unica dashboard per raccogliere tutti i servizi IT. Senza una visione unificata, l’efficienza operativa si riduce e i rischi legati alla sicurezza aumentano.
Inoltre, una gestione IT diversificata comporta difficoltà nel controllo delle operazioni. La mancanza di integrazione tra i diversi sistemi rallenta il lavoro, causando ritardi operativi. Ogni ora persa a cercare dati non sincronizzati o risolvere un problema di accesso costa all’azienda in termini di produttività e denaro.
3. Il valore di una consulenza IT centralizzata
Per evitare questi problemi, una consulenza IT centralizzata offre una soluzione integrata e personalizzata. La consulenza sistemistica permette di analizzare l’infrastruttura esistente e creare un progetto di miglioramento su misura. Ecco alcuni vantaggi concreti:
- Integrazione completa di reti, server e dispositivi, garantendo che tutti i sistemi comunichino tra loro in modo fluido.
- Ottimizzazione delle risorse riducendo la necessità di interventi continui da parte del team IT interno.
- Sicurezza rafforzata, con protocolli unificati e aggiornamenti costanti per prevenire attacchi informatici.
Una gestione centralizzata dell’infrastruttura IT risolve i problemi attuali e anticipa quelli futuri, permettendo all’azienda di concentrarsi sulle proprie attività principali.
4. Progettazione e integrazione ottimizzata dell’infrastruttura IT
La consulenza IT, inoltre, permette di progettare un’infrastruttura su misura che tenga conto sia delle tecnologie già in uso che delle esigenze future. Questo significa non solo risolvere i problemi di integrazione esistenti, ma anche creare un sistema flessibile e scalabile che possa crescere insieme all’azienda. Per esempio, un’azienda nel settore del retail che intende espandersi aprendo nuovi punti vendita potrebbe beneficiare di un’infrastruttura IT progettata per supportare l’espansione senza dover riprogettare tutto da zero.
L’integrazione di soluzioni su misura ottimizza il flusso di lavoro, riducendo i tempi di inattività e migliorando la produttività del team. In questo modo, l’azienda può dedicare meno risorse alla gestione tecnica e più energie a migliorare il proprio core business.
5. Monitoraggio e manutenzione costante: la chiave per l’efficienza nel tempo
Una volta implementata l’infrastruttura ottimizzata, il monitoraggio costante e la manutenzione proattiva diventano elementi chiave per mantenere alta l’efficienza operativa. Grazie a un sistema centralizzato, è possibile monitorare ogni componente dell’infrastruttura in tempo reale, individuando immediatamente eventuali criticità.
Questo tipo di gestione proattiva previene i guasti e permette anche di mantenere sempre aggiornati i sistemi, garantendo sicurezza e prestazioni ottimali. Quando l’infrastruttura IT è mantenuta in modo efficiente, i costi di gestione si riducono e l’azienda può crescere senza interruzioni.
Vuoi liberare risorse interne e migliorare la crescita della tua azienda? Scopri come una gestione IT centralizzata e una consulenza su misura possono trasformare la tua infrastruttura, ottimizzando tempo, costi e produttività. Non aspettare di trovarti in crisi: inizia oggi a costruire un sistema IT che sostiene il tuo successo.