da webmastertoolid@gmail.com | Mar 17, 2022 | Consulenza informatica
VPN è l’acronimo di Virtual Private Network, quindi una rete privata la cui identità resta anonima e protetta da terze parti.
Ma, nello specifico, cos’è e a cosa serve una VPN aziendale?
Il termine “virtual” ci spiega una caratteristica intrinseca molto importante della VPN, ovvero che tutti i dispositivi collegati alla rete non devono appartenere necessariamente alla stessa LAN locale, ma possono essere dislocati in qualsiasi punto geografico del mondo.
La VPN, infatti, viaggia attraverso un canale riservato (tunnel VPN) creato appositamente all’interno di un’infrastruttura di rete pubblica. L’utente per accedere a una VPN deve avere con sé delle credenziali indispensabili per navigare in modalità “Private”.
Negli ultimi mesi, ma non solo, le reti VPN aziendali sono state utilizzate da tantissime persone in tutto il mondo per consentire di svolgere lo smart working al meglio.
Per questo motivo abbiamo pensato potesse essere interessante capire nel dettaglio perché una VPN aziendale è utile e quali sono i suoi vantaggi.
VPN aziendale e VPN domestica: le differenze
La principale differenza tra una VPN aziendale e una VPN domestica risiede nell’utilizzo per la quale la si installa. Quindi, quando si parla di VPN aziendale o domestica la vera discriminante è la modalità di utilizzo.
Una VPN domestica è, di fatto, una soluzione personale a beneficio di un individuo. Per questo, la VPN domestica può essere cablata secondo le esigenze specifiche di una persona o di una famiglia.
Alcuni utenti implementano in autonomia le reti VPN, sfruttando le possibilità offerte dal Sistema Operativo, altri invece preferiscono rivolgersi ad applicazioni esterne.
È risaputo che, di solito, chi opta per la prima scelta lo fa più che altro per nascondere il proprio indirizzo IP e rendere anonime e criptate le proprie attività in internet. Chi, invece, si affida ad applicazioni terze è perché, probabilmente, avrà bisogno di un maggior numero di configurazioni e servizi. È questo il caso delle aziende.
Se un’azienda sceglie di acquistare un servizio VPN da terze parti le valutazioni da fare riguardano soprattutto la sicurezza e la privacy.
Altri importanti indicatori di scelta sono la larghezza di banda, l’ubicazione dei server fisici, le piattaforme supportate, il costo e la qualità dell’assistenza clienti.

I vantaggi di una VPN aziendale
Abbiamo già visto l’importanza della VPN aziendale per lo smartworking, infatti le VPN sono molto utili alle aziende, anzi sono caldamente consigliate, perchè portano con sé una serie di vantaggi, tra cui:
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- Sicurezza e protezione dei dati personali: questo resta il principale e più importante vantaggio. La VPN consente di avere una navigazione criptata senza il rischio che i propri contenuti vengano attaccati da hacker o malintenzionati.
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- Ideale per lo smart working: Un altro vantaggio rilevante è che attraverso una VPN aziendale si ha il completo controllo e gestione di tutti i file da qualsiasi luogo e in qualunque momento. Per questo motivo VPN e smart working è un binomio che spesso si addice molto bene per tutte le aziende che lavorano da remoto.
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- IP di navigazione nascosto: l’indirizzo IP sul quale si sta navigando viene criptato, quindi reso invisibile a parti terze.
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- Crittografia dei protocolli: il principio è lo stesso dell’ip criptato. Grazie alla VPN la navigazione è sempre in incognito, così non si lasciano informazioni confidenziali in mano a terzi.
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- Adattabilità: un’infrastruttura basata su VPN è facilmente adattabile alle necessità di cambiamento delle reti, ed è molto flessibile in quanto può realizzare una rete privata sia tra sedi fisse che tra terminali remoti.
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- Costi minori: grazie all’uso di Internet come infrastruttura di collegamento remoto delle VPN i costi di mantenimento di una rete si riducono significativamente.
Questi vantaggi che abbiamo elencato sono i vantaggi nativi della tecnologia VPN.
Esistono poi una serie di servizi più sofisticati (di solito definiti in un pacchetto “premium”), che possono essere utili per aziende che hanno necessità specifiche.
Tra questi servizi ci sono, per esempio, la gestione delle perdite DNS per garantire una corretta gestione di risoluzione degli errori DNS.
Un altro vantaggio può derivare dall’utilizzo del servizio kill switch che permette di bloccare la connessione a Internet appena la connessione alla rete VPN viene a mancare.

VPN aziendale e sicurezza
Abbiamo visto che la VPN è un metodo che dovrebbe consentire l’anonimato e la protezione dei dati personali dell’utente e del suo indirizzo IP. Il condizionale è d’obbligo, perché le VPN non sono tutte uguali e non garantiscono lo stesso livello di sicurezza.
La sicurezza è il primo parametro che si valuta quando si decide di implementare una connessione VPN. L’obiettivo è mantenere la propria connessione sicura da eventuali minacce informatiche, virus o hacker. Tutto dipende dalla scelta del protocollo che si adotta. Ognuno di questi è realizzato in maniera diversa, sfruttando una particolare crittografia.
Nello specifico, esistono due tipologie di crittografie: una simmetrica e una asimmetrica. La prima ha la stessa chiave per la criptazione e la decriptazione, mentre l’asimmetrica utilizza due chiavi differenti per le due attività. Viene da sé capire che la criptazione asimmetrica è molto più sicura.
A priori, comunque, il consiglio che ci sentiamo di dare è quello di affidarsi ad un buon partner poiché solo un professionista è in grado di predisporre una rete privata aziendale sicura e garantire che la connessione sia interamente cifrata.
Le reti VPN rallentano la navigazione internet?
I nostri clienti ci pongono spesso questa domanda: ma la VPN rallenta la connessione alla mia rete aziendale?
Utilizzare una VPN implica aggiungere un nodo al tuo percorso di navigazione, quindi un’ulteriore latenza nel traffico dati. Per questo motivo si è soliti pensare che la VPN rallenti in automatico la connessione internet.
In realtà non è così, perché tutto dipende dalla qualità della VPN installata, oltre naturalmente alle prestazioni delle connettività origine e destinazione.
Così, potrai fruire di ottime performance ma con un livello di sicurezza maggiore.
Se vuoi avere maggiori informazioni sulle VPN aziendali o desideri una consulenza personalizzata, contattaci!
da webmastertoolid@gmail.com | Mar 3, 2022 | Consulenza informatica
La pandemia ha accelerato molti processi e cambiato diversi aspetti della nostra vita, anche al lavoro. Il massiccio ricorso allo smart working è sicuramente uno di questi.
Ormai non si tornerà più indietro. Lo smart working è destinato a diventare una pratica comune in tantissimi uffici, più o meno grandi.
Se si lavora in smart working il cloud è indispensabile, ma non è la sola tecnologia consigliata. In questo articolo vi spiegheremo perché è fondamentale dotarsi anche di una connessione VPN per smartworking.
Perché è necessaria una VPN in Smart Working
In molti si staranno chiedendo la VPN aziendale cos’è, come funziona e a cosa serve.
Come abbiamo visto in altri articoli, VPN è l’acronimo di Virtual Private Network e svolge il principale compito di garantire l’anonimato e la sicurezza in rete, garantendo anche una miglior esperienza utente.
Dall’inizio del lockdown, in Italia, la domanda di VPN è aumentata del 57%, per poi assestarsi tra il 34% e il 53%, valori comunque superiori rispetto ai livelli pre pandemia.
La domanda si è alzata esponenzialmente perché sempre più aziende hanno deciso di dotarsi di una connessione VPN per smart working.
Le reti VPN, infatti, sono molto utili per ottimizzare lo smart working aziendale. Hanno il compito di proteggere le informazioni online scambiate all’interno del network aziendale e consentono l’accesso solamente da device configurati e con credenziali personali.
Per questo motivo, la connessione VPN è uno strumento indispensabile per le aziende, al fine di rendere sicuri e protetti i documenti e i dati sensibili, specie quando i dipendenti non sono in ufficio. Si tratta di una scelta importante da intraprendere, soprattutto per aumentare la privacy della connessione e, al tempo stesso, monitorare gli accessi ai servizi aziendali.
Infatti, se ogni lavoratore in ufficio dispone di una postazione collegata alla rete aziendale, protetta da una serie di strumenti e soluzioni – software e hardware specifici, firewall, proxy, limitazione della navigazione web, messaggistica ed e-mail sicure e persino sistemi di antintrusione, non è semplice garantire la stessa protezione lavorando da casa.
Le reti VPN sono in grado di innalzare il grado di sicurezza della postazione remota, nonostante il dispositivo non si trovi “fisicamente” all’interno del network aziendale.
Inoltre, con la connessione VPN si ha accesso completo ad Internet, questo perché grazie all’IP criptato non viene mostrata la reale posizione geografica del dispositivo. Può rivelarsi molto utile, ad esempio, per superare le restrizioni geografiche per sbloccare siti web, ma anche social come, ad esempio, TikTok o YouTube.
Sono altrettanto utili se si desidera dare accesso a utenti suddivisi per gruppi, o per connettersi in Paesi dove spesso le connessioni risultano bloccate, o comunque tenute sotto controllo come accade in Cina.

VPN per smart working: la sicurezza prima di tutto
Nonostante l’ampia diffusione del termine VPN, la conoscenza di questa tecnologia è generalmente limitata alle nozioni di base, senza comprendere fino in fondo benefici e rischi legati al suo utilizzo.
Le aziende che dotano i propri dipendenti di tutti gli strumenti necessari per svolgere il proprio lavoro da casa spesso trascurano un aspetto fondamentale delle reti VPN per smart working: la sicurezza.
Internet è per definizione una rete aperta, a cui tutti possono accedere, compresi hacker o malintenzionati. Questi soggetti sono facilitati nel loro “lavoro” se la rete è domestica, non protetta, e quindi facilmente violabile.
Lavorare in smart working, d’altronde, espone anche le aziende a una serie di rischi e imprevisti difficilmente gestibili. La connessione VPN smart working, quindi, dovrebbe essere uno strumento imprescindibile per ogni azienda, al fine di mantenere sicuri e integri file e documenti.
Le reti VPN sono un grande alleato per la sicurezza delle informazioni perché, come abbiamo visto, protegge i dati di un’azienda rendendo invisibili i dati utente. Per farlo si utilizza la crittografia che nasconde i dati scambiati tra PC e server.
Le reti VPN sono così in grado di nascondere la cronologia di ricerca, i file scaricati, le attività online e i dati di geolocalizzazione in un tunnel privato.

VPN e Cyber Security: i vantaggi
Non esiste un solo motivo per cui è bene dotarsi di una VPN smart working, ma possiamo affermare che, a livello generale, è sempre meglio averla che non averla.
A livello di sicurezza, invece, dotarsi di una VPN per smart working porta con sé numerosi vantaggi, tra cui:
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- Algoritmi crittografici robusti: i principali protocolli che creano le VPN utilizzano algoritmi crittografici molto robusti, ideali per la protezione dei dati. Ciò è valido sia per le tecnologie open source che per quelle paid.
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- Nascondere la modalità online: Una VPN è anche in grado di criptare tutto il traffico proveniente da un computer, nascondendo la modalità in cui si è “online”.
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- Blocco dei malware: Le reti private più efficaci sono anche in grado di rilevare eventuali malware e, soprattutto, di bloccarli.
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- Protegge i dati durante l’uso di una rete Wi-Fi pubblica: a tutti può capitare di dover utilizzare una rete Wi-Fi pubblica non protetta, in un bar o in uno spazio pubblico come una biblioteca. La VPN rende sicura la connessione a una rete Wi-Fi pubblica.
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- Accedere a qualsiasi contenuto: l’uso di una VPN è l’approccio migliore e più facile per sbloccare siti Web e contenuti online ad accesso limitato. Una rete privata virtuale permette di selezionare il Paese da cui si vuol accedere a Internet, aggirando facilmente le restrizioni del Paese in cui certi contenuti sono vietati.
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- Impedire il tracciamento degli ISP: il provider internet tiene traccia delle attività online e può condividere questi dati con inserzionisti, enti governativi e altre terze parti. La VPN impedisce agli ISP di tracciare l’attività online di un utente.
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- Protegge gli acquisti online: una VPN nasconde le operazioni bancarie, i numeri e le password, permettendo di fare acquisti online in modo privato e sicuro.
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- Protegge dalla discriminazione dei prezzi online: la discriminazione dei prezzi è la pratica di assegnare a prodotti o servizi prezzi diversi in base alla posizione geografica, all’uso che si fa di internet o alla piattaforma che si usa. Con una VPN, non avendo una dislocazione geografica precisa, questo non può accadere.
Se hai bisogno di una consulenza del nostro esperto o vuoi saperne di più sull’uso delle reti VPN smart working, non esitare a contattarci!
da webmastertoolid@gmail.com | Feb 3, 2022 | Stampanti e multifunzioni
Ovunque e in qualsiasi momento. È questo il mantra per le aziende che si affacciano al nuovo mercato del lavoro. Detto con due parole: digital workplace.
La pandemia ha accelerato un processo inevitabile e già avviato, ma la digitalizzazione del lavoro e degli spazi è un processo ormai irreversibile.
Il digital workplace è il futuro.
Ma il digital workplace cos’è? E quali sono i vantaggi per le aziende? Scopriamolo insieme!
Digital workplace cos’è
La definizione di digital workplace è facilmente traducibile come “posto di lavoro digitale”. Basta questa definizione per comprendere come il digital workplace non sia un prodotto, ma una modalità di lavoro che si serve della tecnologia per consentire ai dipendenti di un’azienda di raggiungere i propri obiettivi, come se fossero in presenza.
Il digital workplace facilita l’accesso alle informazioni, permette una condivisione rapida e sicura dei documenti, consente di comunicare facilmente con clienti e colleghi e, quindi, più in generale, di svolgere le proprie mansioni come se si fosse tra le quattro mura di un ufficio.
Così facendo l’ambiente di lavoro non è più determinante. Grazie a tecnologie come il cloud (in smart working è indispensabile), intranet, agli strumenti di collaborazione e comunicazione la scrivania dell’ufficio può essere sempre diversa (oggi il tavolo di casa, domani quello di un bar o di un aeroporto…).
Il lavoro diventa quindi “fluido”, potendo essere svolto in molteplici spazi, ad ogni ora del giorno e servendosi di poche componenti hardware.
Solitamente uno spazio di digital workplace non è da creare da zero, in quanto alcuni strumenti come e-mail, messaggistica, applicazioni di sharing ecc… sono già insiti nel processo di lavoro delle aziende.
L’aspetto importante di questi spazi di lavoro virtuali è che memorizzano i contributi di tutti i partecipanti: documenti, file, commenti e anche la timeline degli avvenimenti.
Per creare un digital workplace veramente efficace, però, è necessario far “parlare” tra di loro tutti questi strumenti garantendo l’accesso in un unico luogo virtuale, sicuro e dotato di tutte le comodità.

Digital workplace assistant: come funziona
Il digital workplace implica un’evoluzione della cultura aziendale, poichè influenza le competenze che sono richieste sia ai dipendenti che ai manager aziendali.
La chiave di volta per il successo di questa tecnologia è mettere le persone al centro dei processi aziendali. Coinvolgere le persone giuste è fondamentale, per andare successivamente a definire una visione aziendale che sia unica e condivisa tra le varie divisioni aziendali.
Quindi, per avere uno smart digital workspace che risulti veramente efficace, è necessario selezionare attentamente tutti gli strumenti che meglio si adattano ai bisogni dei dipendenti, al business aziendale, ma anche alle esigenze dei clienti.
Spesso per semplificare il lavoro dei dipendenti le aziende si dotano di un digital workplace assistant, ovvero assistenti virtuali che guidano i dipendenti nell’organizzazione del lavoro e ne semplificano le procedure.
Il workplace assistant, sfruttando l’intelligenza artificiale, estrae i dati da più fonti e li inserisce nel contesto di riferimento, riuscendo anche a comunicare in maniera pertinente con l’interlocutore.
Un assistente digitale, però, non è da confondere con il chatbot. La sostanziale differenza, infatti, è che il digital workplace è un tipo avanzato di chatbot in grado di gestire interazioni articolate, aggiornandosi di continuo con le informazioni che vengono pian piano acquisite.
Il workplace assistant è in grado di raccogliere insight in tempo reale. Questo è un grande vantaggio, perché consente alle aziende di poter utilizzare le informazioni per migliorare continuamente la user experience e conoscere meglio clienti e dipendenti.
Con un workplace assistant attività comuni come la reimpostazione delle password, gli aggiornamenti dello stato di sistema, gli avvisi di interruzione, l’ordinazione di materiali di consumo e la gestione delle informazioni possono essere facilmente automatizzate.
Un altro vantaggio del workplace assistant è l’inizializzazione verso i processi aziendali, fase delicata e molto utile per i nuovi dipendenti aziendali.

Perché il digital workplace assistant è utile in azienda
Abbiamo visto che dotarsi di un digital workplace significa avere un alleato aziendale che semplifica il lavoro dei dipendenti. Gli approcci principali del digital workplace assistant sono riconducibili a tre ambiti: collaboration, piattaforme e gestione delle informazioni.
Tra i vantaggi che possiamo menzionare nel dotarsi di un workplace assistant ci sono:
- Automazione dei processi: forse il vantaggio più importante del digital workplace assistant. Automatizzare i processi utilizzando la tecnologia è un ottimo modo per risparmiare tempo e denaro.
- Riduzione degli errori: automatizzare i processi aiuta a ridurre gli errori al minimo. Il digital workplace assistant anticipa gli eventi imminenti, invia promemoria, corregge automaticamente alcuni errori strutturali e ricorda agli utenti le scadenze e i loro task giornalieri.
- Flessibilità: con uno smart digital workplace assistant migliora l’organizzazione del lavoro da remoto. Ciò consente ai dipendenti di avere una maggiore flessibilità sia di orari che di ambiente di lavoro. La possibilità di connettersi da qualsiasi luogo, con meno attenzione a un orario rigido, permette di raggiungere un equilibrio tra lavoro e vita privata soddisfacente.
- Aggregatore di informazioni: raccogliere e condividere le informazioni è molto più semplice quando tutto quello di cui abbiamo bisogno è raccolto in un unico luogo virtuale nel quale è possibile progettare, condividere e intervenire operativamente su documenti e flussi di lavoro. Aggregare le informazioni, inoltre, permette di avere un maggior controllo su tutto il flusso di lavoro e non perdere informazioni utili.
- Miglior produttività: avere la possibilità di trovare facilmente e in poco tempo il documento o l’informazione che si sta cercando è capitale per massimizzare la produttività da parte del dipendente. Secondo una fonte di Harvard Business Review le aziende che sono dotate di importanti piattaforme di digital workplace sono del 7% più produttive di quelle che ne sono sprovviste.
- Risparmio di denaro: è un risparmio di denaro per l’azienda perché, occupandosi di attività ridondanti o abbreviando il tempo necessario per eseguire attività essenziali, gli assistant workplace liberano il personale in modo che possa svolgere altre attività.
Se hai bisogno di maggiori informazioni sul digital workplace o vuoi una consulenza dedicata, contattaci!
da webmastertoolid@gmail.com | Gen 25, 2022 | Consulenza informatica
Negli anni segnati dalla pandemia la parola “smart working” è entrata a far parte del nostro vocabolario quotidiano. La pandemia ha accelerato un processo che per alcune aziende era già ben avviato, mentre per altre è stata un’occasione per capire l’importanza del lavorare in cloud.
Secondo uno studio condotto dall’Osservatorio Smart Working, nel corso della fase più acuta dell’emergenza sanitaria, il lavoro a distanza ha interessato il 97% delle grandi aziende; il 94% delle PA e il 58% delle PMI. Un totale di 6,58 milioni di italiani ha utilizzato la modalità di lavoro a distanza, quindi circa un terzo dei lavoratori dipendenti.
Oggi lo smart working è una realtà consolidata per PA e aziende italiane.
In questo articolo vedremo perché in smart working il cloud è indispensabile, quali sono i suoi vantaggi e come gestire in maniera il cloud storage working.
Smart working come è cambiato il lavoro
Lo smart working è un modello di lavoro che ha l’obiettivo di migliorare le performance lavorative, avvalendosi delle moderne tecnologie.
La definizione di smart working, tuttavia, può essere interpretata in diverse maniere, a seconda della cultura aziendale e, più in generale, della cultura del Paese. In Italia, ad esempio, alcune aziende sono ancora restie a sdoganare il concetto di smart working, una modalità che, invece, è largamente diffusa in gran parte dell’Europa.
Se ben condotto lo smart working porta produttività al business aziendale e, al contempo, garantisce una migliore qualità della vita per il dipendente. Anche il Parlamento Europeo sostiene “il lavoro agile”, riconoscendo l’importanza dell’equilibrio tra lavoro e vita privata per il benessere e lo sviluppo delle persone e della società nel suo insieme.
A tutto questo si aggiunge che il lavoro è cambiato. Oggi è impossibile lavorare senza l’ausilio della tecnologia. Addirittura molte aziende fanno del proprio core business la tecnologia, i sistemi digitali e quelli informatici. Anche l’industria tecnologica è una delle più attive a livello globale. Viene da sé capire il motivo per il quale lo smart working non è altro che un normale processo di sviluppo del mondo del lavoro.

Come gestire il lavoro in smart working della tua azienda
Nella gestione ordinaria di uno smart working avere uno spazio virtuale nel quale archiviare file e dati è la base da cui si dovrebbe cominciare. Esistono svariati modi di archiviazione e backup dei dati, dal backup su NAS di rete ai supporti USB. Tutte soluzioni possibili, ma che non tengono in considerazione che questi dispositivi sono strettamente legati alla loro componente hardware e alle infrastrutture locali che le ospitano. Se falliscono o se qualche evento (es. temporale) danneggia la struttura, i dati potrebbero compromettersi irrimediabilmente.
Quindi, se stai pensando di organizzare lo smart working senza prevedere un cloud, probabilmente stai perdendo una grande occasione per rendere lo smart working veramente … smart!
Lavorare in cloud vuol dire, in sintesi, avvalersi del cloud per l’archiviazione, la condivisione e la ricerca delle risorse. Il cloud working, quindi, è una modalità di lavoro per rendere veramente agile il lavoro, semplificando le attività quotidiane dei dipendenti e quindi per rendere più performante il tuo business.
Quando adotti un cloud storage working ti avvali del cloud per l’archiviazione, sia per la memoria a breve sia per quella a lungo termine. I dati, solitamente, sono conservati su più server virtuali, ospitati dagli appositi fornitori.
Altri strumenti utili per gestire lo smart working nella tua azienda, possono essere:
- VPN (Virtual Private Network), quindi una rete privata che consente di connettersi in modo sicuro alla rete aziendale.
- VDI (Virtual Desktop Infrastructure), ovvero la tecnologia che consente di realizzare ambienti desktop virtuali. Il dipendente può visualizzare i file a cui è interessato su qualsiasi dispositivo portatile, senza che le risorse siano fisicamente presenti sul dispositivo.
- Strumenti per la video conferenza e meeting online. Ce ne sono di diversi e sono utili per le riunioni, la condivisione dello schermo e anche l’erogazione di Webinar, ovvero veri e propri eventi online.

I vantaggi del cloud computing in smart working
Sono diversi i vantaggi nell’utilizzare una tecnologia cloud smart working:
- Il cloud storage working permette di risparmiare sui costi perché non bisogna creare, mantenere e aggiornare le strutture IT.
- Consente di liberare risorse interne all’azienda.
- Il cloud working è scalabile. Offre la possibilità di aumentare o diminuire i servizi a seconda delle esigenze aziendali.
- Assenza di vincoli fisici e di componente hardware.
- Il cloud in smart working consente un aumento della produttività dei dipendenti da casa, perché semplifica la comunicazione, la ricerca e la condivisione dei file.
- La sicurezza del cloud è gestita da chi fornisce il servizio.
- Si adatta a qualsiasi tipo di business aziendale, di grandi o piccole dimensioni.
- Per digitalizzare e far crescere la tua azienda.
Le soluzioni di cloud computing migliori per le aziende
Il Cloud Computing è un sistema informatico in remoto accessibile tramite internet, che offre incredibili possibilità.
I servizi di cloud computing vengono comunemente inseriti in 4 principali categorie:
IaaS, PaaS, Serverless e SaaS.
Vediamo nel dettaglio i diversi servizi di cloud computing a cui la tua azienda può accedere in base ai propri bisogni.
- IaaS – Infrastructure as a Service
In questo servizio di cloud storage working il provider offre al cliente delle risorse su cui installare e gestire in autonomia le applicazioni. La fornitura del servizio è limitata all’infrastruttura informatica: server, Virtual Machine, risorse di archiviazione, sistemi operativi.
In breve: vengono forniti gli accessi ai server che il cliente ha richiesto e comprato.
- PaaS – Platform as a Service
Con questa tipologia di servizi di cloud computing, il provider offre al cliente una piattaforma preconfigurata su richiesta per lo sviluppo, il test, la distribuzione e la gestione di applicazioni in cloud computing.Queste piattaforme vengono ottimizzate per lo sviluppo e l’erogazione di applicazioni (es. Google App Engine, Apache Stratos OpenShift). In questo modo gli sviluppatori possono concentrarsi sullo sviluppo dell’applicazione o del software senza dover configurare l’ambiente di sviluppo, il server, la rete di archiviazione e i database.
- Elaborazione Serverless
Il provider di servizi cloud gestisce automaticamente la configurazione, la pianificazione della capacità e la gestione dei server. Si concentra sulla funzionalità di creazione delle App.
- SaaS – Software as a Service
Il Software as a Service è un servizio di cloud computing in cui lo sviluppatore crea e opera un’applicazione web e la mette a disposizione dei clienti tramite la rete. Si tratta di applicazioni gestite su un’infrastruttura cloud (es. Google Apps, Dropbox, Salesforce, Cisco Webex).Serve per distribuire applicazioni tramite internet, in cui il provider del servizio SaaS ospita e gestisce sia il software che l’infrastruttura hardware sottostante, occupandosi della manutenzione di entrambi (aggiornamenti software, patch di sicurezza).
Se vuoi maggiori informazioni sui servizi di cloud computing di Valore BF, contattaci!
da webmastertoolid@gmail.com | Gen 17, 2022 | Comunicazione aziendale
Nella continua evoluzione della digital transformation i software di collaboration hanno subito una rapidissima escalation, diventando strumenti ormai sempre più utilizzati nelle procedure aziendali.
Gli ultimi anni sono stati segnati da un sempre più frequente utilizzo dello smart working e, anche per questa ragione, sono aumentati gli strumenti di collaborazione aziendale.
In questa guida vedremo quali sono i loro vantaggi, le tipologie e come sceglierne uno.
Cosa sono i software di collaboration
I software di collaboration (altrimenti detti anche Collaboration Software o Groupware) sono programmi che possono operare tanto in un ambiente online quanto in una intranet, a seconda delle diverse tipologie ed esigenze. I software di collaboration sono ambienti di lavoro virtuali che, sfruttando la rete internet, rendono più veloce e agile il lavoro, permettendo di completare anche progetti complessi e strutturati.
Il loro obiettivo è permettere agli utenti di lavorare collettivamente sugli stessi documenti e progetti di gruppo.
I software di collaboration aziendale facilitano la condivisione di dati tra più computer e sono pensati per rendere più agile il lavoro da remoto. Sono uno strumento molto utilizzato nelle aziende perché consentono di rendere lo smart working un metodo di lavoro veramente efficace.
Sono un ottimo modo per aumentare la produttività, indipendentemente dai confini fisici.

I vantaggi
Le piattaforme di collaborazione sono pensate ad hoc per il business e permettono, quindi, di arricchire le applicazioni aziendali e ottenere notevoli vantaggi competitivi in un mercato che ormai necessita di sempre maggior velocità, accessibilità e valorizzazione del know-how.
I software di collaboration aziendale possono essere vantaggiosi sia per team di grandi dimensioni, che per strutture più semplici.
Dotarsi di una suite di collaborazione vuol dire avere insita una caratteristica strutturale dei software di collaboration: ovvero il cloud. Tutte le piattaforme collaborative, infatti, “viaggiano” con la nuvola e tutti i documenti, progetti e informazioni vengono condivise, modificate e scaricate attraverso il cloud.
Gli altri principali vantaggi che possiamo riscontrare nel dotarsi di software collaborativi, sono:
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- Aumento della produttività: Permettono di condividere file, progetti, idee e aggiornamenti delle attività con chiunque e in tempo reale. A differenza delle e-mail, ad esempio, le piattaforme di collaborazione evitano che le informazioni chiave si perdano in messaggi non correlati.
Inoltre, avere sempre a disposizione uno strumento condiviso permette a tutti i dipendenti di collaborare meglio, e quindi ad essere maggiormente produttivi.
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- Archiviazione dei dati: Avendo accesso a tanti dati e documenti in contemporanea, l’archiviazione centralizzata dei dati è importante per permettere agli utenti di lavorare in sicurezza, senza mai perdere l’avanzamento dei lavori per colpa di un mancato “salvataggio”.
Inoltre, con la maggior parte dei software di collaboration, gli utenti hanno immediatamente accesso alla versione più recente dei dati.
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- Maggior controllo sui progetti: Una sola dashboard condivisa permette di organizzare progetti e attività, assegnare ruoli e compiti a diversi collaboratori, tenere traccia dei flussi di lavoro ed essere informati sull’avanzamento dei progetti.
- Collaborazione da remoto: Uno dei vantaggi più evidenti è il fatto che tramite le piattaforme di software communication & collaboration si possono includere nei progetti anche utenti che operano da remoto, espandendo, quindi, i flussi di lavoro.
Inoltre, i software di collaboration sono pensati per agevolare lo smart working, rendendo il lavoro veramente agile, come se si lavorasse in ufficio.
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- Pianificazione: Software ideali per pianificare task, progetti e deadline è molto più semplice e immediato. Non dovrete più inviare e-mail, perché grazie ai software collaborativi tutta la pianificazione dei progetti è gestita in un unico spazio digitale.
- Risparmio dei costi: Con i software di collaboration puoi ridurre i costi di spostamenti, trasferte e smart working, rendendo più veloci i processi di lavoro e di condivisione dei documenti.
- Prospettiva futura: Gli strumenti di software communication & collaboration funzionano grazie alla tecnologia che li ospita e, più in generale, grazie all’avanzamento tecnologico. Questo significa che sono strumenti sempre migliorabili. La loro prospettiva futura non può che essere ancora più performante e adattarsi ancora meglio alle esigenze aziendali.

Come scegliere i software di collaboration
Per scegliere il software di collaboration ideale per la tua azienda e il tuo modello di business si deve, come prima cosa, capire quali sono le ragioni che ci spingono a scegliere una piattaforma di collaborazione, piuttosto che un’altra.
Esistono molteplici tipologie di software di collaboration, a seconda delle esigenze aziendali.
Molte piattaforme collaborative vengono erogate attraverso un semplice browser internet. Per far sì che siano sicuri e performanti è richiesta una versione aggiornata del browser che utilizzi per lavorare.
Alcune soluzioni di software communication & collaboration, invece, richiedono un’infrastruttura IT abbastanza strutturata. Generalmente questi tipi di piattaforme sono offerte attraverso un servizio in outsourcing in cui una società ospita sul proprio server il software e fornisce all’azienda gli accessi per lavorare con la piattaforma di collaborazione.
Quando si adottano software di collaboration aziendale è utile sapere che potrebbe essere necessario installare applicazioni e plug-in addizionali per poter usare la piattaforma di collaborazione prescelta. Anche eventuali restrizioni firewall possono causare problemi di accesso agli utenti.
Le tipologie di software di collaboration per le aziende
Tra le più comuni tipologie di software di collaboration ci sono:
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- Piattaforme di Conferencing, che consentono di realizzare audio o video conferenze a distanza. Molto utili per gestire webinar, conferenze web o workshop online.
- Piattaforme VoIP “Voice Over IP”, una sorta di “centralino telefonico” che sfrutta il protocollo IP per consentire conversazioni voce, sostanzialmente identiche a quelle telefoniche tradizionali.
- Piattaforme di Instant Messaging (IM), che consentono una comunicazione in tempo reale e a distanza tramite chat.
- Piattaforme di file sharing per la condivisione di documenti e altri file multimediali.
- Piattaforme per la gestione dei task
- Piattaforme di programmazione e gestione dei social network aziendali
- Gestione documentale (DMS): Il sistema di gestione dei documenti è una categoria di sistemi software che serve a organizzare e facilitare la creazione collaborativa di documenti e di altri contenuti.
Se vuoi maggiori informazioni o vuoi richiedere una consulenza sui software di collaboration di Valore BF, contattaci!