SMART PRINTING: Cos’è e perché adottarlo in azienda

SMART PRINTING: Cos’è e perché adottarlo in azienda

Lo smart printing è un tipo di tecnologia intelligente e pratica in grado di integrare funzionalità sempre più smart nelle stampanti.

Connettività wireless, protezione dei dati sensibili, stampa da remoto e digitalizzazione dei documenti tramite dispositivi mobili, sono solo alcune delle funzionalità che possono essere integrate (attraverso delle app specifiche in continuo aggiornamento) attraverso lo smart printing.

Per approfondire meglio le opportunità offerte dal mondo dello smart printing, in questo articolo parleremo di:

smart printing

Cos’è lo Smart printing?

Lo Smart Printing è un concetto che vede l’utilizzo delle tecnologie più avanzate al fine di ottimizzare il processo di stampa. Le nuove soluzioni smart permettono, infatti, di potenziare le stampanti tradizionali grazie a nuove funzionalità e alla capacità di connettersi a reti e devices.

Una stampante smart riesce a dialogare con computer, tablet e smartphone e stampare direttamente da questi dispositivi a cui è stato precedentemente dato l’accesso. Sono stampanti, queste, dotate di connettività wireless così da poter ricevere documenti da stampare in maniera rapida e senza necessità di hardware intermediari.

Lo Smart Printing offre diverse funzionalità aggiuntive che trasformano la stampante in uno strumento che non serve solo per stampare, ma compiere anche moltissime altre funzioni come, ad esempio, gestire documenti riservati.

Quali sono i vantaggi per le aziende che adottano lo smart printing?

Lo Smart Printing aiuta le aziende in maniera attiva nel loro lavoro, semplificando procedimenti grazie alla velocizzazione di molti processi chiave e rendendo l’ufficio più efficiente e avanzato. Al contempo, offre moltissimi altri vantaggi, tra questi:

  • Protocolli di sicurezza avanzati: Le stampanti smart sono dotate di funzioni per la sicurezza di ultima generazione in grado di tenere al sicuro i dati più sensibili. Supportano l’autenticazione degli utenti, creano report e sono in grado di crittografare i dati.
  • Ottimizzazione dei processi di stampa: Lo Smart Printing permette di ridurre il tempo di esecuzione delle varie operazioni. Grazie alla connettività wireless è possibile inviare documenti alla stampante in maniera diretta, aumentando la produttività.
  • Connettività semplificata: Le stampanti smart sono facilmente integrabili con le reti aziendali, rendendo più semplice la condivisione delle risorse tra i vari dipendenti. I documenti da stampare potranno essere inviati da qualsiasi dispositivo, anche da remoto, così che il processo di stampa sia più flessibile. Inoltre, una stampante smart è in grado di connettersi con i file anche se si trovano nel Cloud.
  • Funzionalità aggiuntive: Lo smart printing fa riferimento a stampanti in grado di utilizzare applicazioni che migliorano l’esperienza di stampa, come la creazione di documenti elettronici in diversi formati, e rendono più semplice la gestione dei documenti e la protezione dei dati.

Quali sono le funzionalità delle Smart Printing?

Come anticipato in precedenza, tra le funzionalità delle stampanti smart è possibile averela connettività wireless che permette ai dipendenti di spedire documenti da qualsiasi dispositivo autorizzato e connesso. Sarà, in questo modo, possibile stampare anche da remoto attraverso un smartphone.

Le stampanti che utilizzano lo Smart Printing sono provviste di schermi touch che permettono di utilizzare le varie applicazioni interne in maniera semplice e intuitiva: Le interfacce delle smart printer sono sempre user-friendly e un utente può facilmente modificare la qualità di stampa, il formato, il numero di copie, ecc…

Si possono gestire le stampanti smart direttamente da remoto grazie a software o applicazioni dedicate. In questo modo si potrà visualizzare lo stato della stampante, e della stampa, ovunque ci si trovi.

L’elemento più importante dello Smart Printing è sicuramente la sicurezza.
Le stampanti smart, infatti, sono realizzate per offrire funzioni di sicurezza avanzate e permettere l’autenticazione degli utenti, così da poter gestire in maniera corretta anche i dati più sensibili.

Come adottare lo Smart Printing in azienda?

La prima cosa da fare per adottare lo Smart Printing in azienda è quello di valutare con attenzione le esigenze dell’organizzazione: Quali tipologie di stampa vengono eseguite? Al loro interno contengono dati sensibili? Quanti volumi di stampa avrà necessità l’azienda di stampare e di quali funzionalità avrà bisogno?
Partire da questi punti permetterà di scegliere tra le migliori stampanti smart presenti sul mercato.

Ne esistono di diverse tipologie che ben si adattano alle esigenze sia di grandi imprese che delle PMI.

La scelta migliore per poter introdurre lo Smart printing in azienda è quello di introdurlo gradualmente, prima solo su un reparto, così da poter ottenere un feedback di riscontro dai dipendenti e gestire al meglio le ipotetiche problematiche che potrebbero insorgere, e successivamente implementarlo completamente su tutte le aree. Di conseguenza, il personale dovrà essere formato affinché comprenda appieno l’utilizzo di queste stampanti e quali sono le loro caratteristiche principali.

Smart printing: La sicurezza dei dati è garantita?

La sicurezza dei dati è uno degli elementi principe dello Smart Printing.

I vari produttori, infatti, dedicano molte attenzioni nella realizzazione di funzionalità che permettano di proteggere i dati sensibili.

Per garantire tutta la sicurezza necessaria, ad esempio, possono offrire la crittografia dei dati di stampa, prevenendo così possibili intercettazioni o accessi non autorizzati. Gli utenti che possono utilizzare la stampante smart devono essere autenticati attraverso credenziali, questo permette di prevenire l’accesso non autorizzato e garantire ancora maggiore sicurezza.

Inoltre, si potranno assegnare livelli di autorizzazione differenti in base agli utenti o al gruppo di utenti, come dipendenti di uno specifico reparto. In questo modo solo le persone autorizzate potranno accedere alle varie funzionalità di stampa.

I fornitori di stampanti smart, infine, offrono continui aggiornamenti per rimanere sempre aggiornati sulle possibilità di nuove minacce.

Switch di rete gestiti: quale scegliere per la tua infrastruttura di rete

Switch di rete gestiti: quale scegliere per la tua infrastruttura di rete

Quando parliamo di switch di rete, parliamo di un moltiplicatore di porte che permette di ampliare la rete LAN (o Ethernet) con l’aggiunta, appunto, di porte. Questi commutatori servono per incanalare il traffico di rete in diverse direzioni in base all’ambiente in cui ci si trova.

Può, infatti, essere indirizzato tra i vari dispositivi collegati tra loro, tipico degli ambienti più piccoli, oppure tra le diverse macchine dei data center, negli ambienti più ampi.

Lo switch permette di aumentare la larghezza della banda, diminuendo i tempi di attesa e i costi per la singola porta.

Ma quale switch scegliere per la propria azienda? In questo articolo verrà spiegato:

switch rete gestiti

Pro e contro degli Switch di rete gestiti

Gli switch di rete gestiti, chiamati anche Managed Switch, permettono di controllare e configurare le varie funzionalità di rete.

Possono essere personalizzati a seconda delle singole esigenze:

  • Enterprise Switch, utile per le reti aziendali, permette di ottenere un’infinità di configurazioni;
  • Smart Switch, nonostante disponga di una configurazione più limitata, possiede un’interfaccia più comprensibile per chiunque.

Scegliere di utilizzare uno Switch di rete gestito permette, come sottolineato in precedenza, di avere un controllo maggiore sul traffico per garantire prestazioni ottimali, andando a:

  • Configurare le porte;
  • Gestire la larghezza di banda;
  • Monitorare il traffico.

Inoltre, dispone di un livello di sicurezza avanzato, supportando VLAN e autenticazione del dispositivo. In questo modo si potranno realizzare segmenti di rete isolati e controllare il relativo accesso.

Un altro vantaggio è sicuramente la possibilità di gestione da remoto attraverso interfacce intuitive. Bisogna tenere presente, però, che uno Switch di rete gestito è più costoso rispetto ad uno non gestito e, proprio per le funzionalità avanzate che ha, risulta più complesso necessitando di conoscenze tecniche per essere configurato in maniera corretta.

switch rete gestiti

Quali sono i principali vantaggi degli Switch di rete gestiti?

Esistono varie tipologie di Switch che possiedono vantaggi grazie ai quali possono fare davvero al proprio caso e sono:

  • Sicurezza – Gli switch di rete gestiti permettono una maggiore sicurezza grazie alle funzionalità avanzate che permettono ai vari dispositivi di essere autenticati e controllati.
  • Configurazione – Gli Switch di rete gestiti permettono alle aziende maggiore flessibilità nel configurarli in base alle proprie necessità, con la possibilità di espandere le porte e utilizzare funzioni avanzate.
  • Scalabilità – Gli switch gestiti sono adatti alle aziende che prevedono di espandersi e che vogliono configurare reti anche molto articolate.
  • Controllo completo – Gli switch gestiti permettono di configurare in maniera completa le porte di rete in base alle tue specifiche esigenze, come ad esempio velocità, VLAN, controllo del flusso, ecc…
  • Monitoraggio costante – Scegliere questo tipo di Switch ti permette di avere a disposizione tutti gli strumenti di monitoraggio necessari per controllare le prestazioni delle porte, il traffico ed eventuali errori. Avrai, quindi, a disposizione tutta una serie di metriche che ti permetteranno di intervenire in caso di problemi.
  • Gestione anche da remoto – Potrai gestire la rete dovunque tu ti possa trovare, accedendo all’interfaccia di gestione da un device. Risulta molto utile per tutte quelle aziende che hanno più sedi.

La scelta tra switch gestiti e non, sta molto nelle singole esigenze dell’azienda e dei suoi obiettivi futuri.

Come scegliere lo Switch di rete più adatto alla propria azienda?

Per scegliere lo Switch di rete più adatto alla propria azienda, bisogna prendere in considerazione diversi fattori. Il primo è sicuramente quello che riguarda le dimensioni dell’impresa e quali sono le previsioni di crescita.

Se l’azienda è di grosse dimensioni o intende ingrandirsi in futuro, si può scegliere il commutatore gestito, che permetterà di accedere alle funzionalità avanzate per controllare i vari accessi alla rete.

Consigliamo, prima di optare per un commutatore piuttosto che un altro, di capire quali siano le funzionalità di cui hai bisogno e successivamente verificare che lo switch scelto le supporti.

Valore BF è al tuo fianco nell’aiutarti a valutare e scegliere la soluzione migliore in base alle tue esigenze, presenti e future

Cloud pubblico, privato o ibrido: quale soluzione scegliere per il tuo business

Cloud pubblico, privato o ibrido: quale soluzione scegliere per il tuo business

Nel momento in cui ci si trova a scegliere tra Cloud pubblico, privato o ibrido è importante, per un’azienda, valutare le proprie esigenze. Un Cloud pubblico può offrirti scalabilità e soluzioni flessibili, mentre uno privato offre maggiore sicurezza, a costi più elevati. Tra i due esiste anche il Cloud ibrido, in grado di combinare i vantaggi di quello pubblico e privato.

Per aiutarti a valutare al meglio quale soluzione di Cloud Computing utilizzare, in questo articolo ti parleremo:

Cloud pubblico privato o ibrido

Cloud pubblico pro e contro

Il Cloud pubblico fa parte dei servizi di Cloud Computing nel quale tutte le risorse vengono offerte da un provider verso un alto numero di utenti.

Utilizzare un Cloud pubblico porta con sé diversi vantaggi. Prima di tutto offre agli utenti una certa scalabilità e flessibilità, che permette al fruitore di utilizzare le risorse in base alle proprie necessità.

Optare per un Cloud pubblico significa anche ridurre i costi, grazie all’erogazione del servizio su abbonamento o pay-per-use, evitando così l’acquisto di infrastrutture, hardware e software, che risulterebbero molto costose.

Inoltre, ovunque un dipendente o un utente si trovi, potrà accedere al Cloud pubblico con un semplice tocco del proprio smartphone o del laptop.

Il Cloud pubblico, però, ha anche alcuni svantaggi. Il primo tra tutti è sicuramente il problema legato alla sicurezza. Gli utenti che utilizzano questo tipo di servizio hanno il controllo delle risorse, ma non quello della gestione della sicurezza e della privacy per i dati sensibili. Inoltre, proprio per la sua natura pubblica, questa tipologia di Cloud è molto più soggetta ad attacchi malevoli esterni.

Essendo poi questo un sistema di reti condivise, si possono verificare dei picchi di traffico che potrebbero congestionare la rete e rendere difficoltoso l’accesso.

Cloud privato pro e contro

Il Cloud privato, come indica la parola stessa, è un servizio che viene dedicato a una sola organizzazione. In questa tipologia, le risorse sono distribuite in un cloud sicuro e non vengono condivise con altre imprese. Siamo quindi davanti a una risorsa proprietaria.

Il vantaggio principale di scegliere questa tipologia di Cloud è l’efficienza e l’alto grado di sicurezza, che permettono un controllo più specifico sui dati e documenti che vengono archiviati. 

Il Cloud, non essendo condiviso, è a latenza zero e non rischia di avere problemi di picchi di traffico e quindi risultare inaccessibile. Optare per un Cloud privato on-premise, inoltre, permette all’azienda di poter selezionare in autonomia l’hardware sul quale installare le varie applicazioni e gestire i dati.

Anche questo tipo di servizio, in ogni caso, può avere degli svantaggi, primo tra tutti il costo più alto rispetto a un Cloud pubblico. L’azienda, infatti, dovrà pagare per le infrastrutture, la manutenzione e la formazione del personale, rendendolo un servizio più difficile da gestire nel suo complesso.

Inoltre, essendo un Cloud molto sicuro, non permette l’accesso a tutti e quindi può diventare difficoltoso agli utenti accedere, magari da mobile.

Cloud pubblico privato o ibrido

Cloud ibrido pro e contro

Un’altra soluzione di Cloud Computing è il Cloud ibrido che combina assieme elementi di quello pubblico con quello privato, permettendo così all’azienda di usufruire dei vantaggi delle altre due tipologie, sfruttando la struttura di un data center.

Una soluzione di questo tipo è agile e si adatta molto bene ai veloci cambiamenti che il mondo digitale esige. Questo vuol dire che un’azienda che opta per questo tipo di Cloud potrà sfruttare la scalabilità e la flessibilità, presente in quello pubblico, mantenendo però i dati sensibili e i documenti importanti ben protetti, grazie alla sicurezza prevista nei Cloud privati.

La preoccupazione maggiore che si può avere sfruttando il Cloud ibrido è la difficoltà che può subentrare nel gestire e integrare i due diversi ambienti. Sarà quindi fondamentale coordinare e pianificare per bene la gestione delle risorse, per evitare che possano insorgere anche problemi di sicurezza, soprattutto quando si passa da pubblico a privato.

È necessario che le aziende capiscano bene le proprie esigenze e possibilità prima di optare per una soluzione di Cloud ibrido.

Come scegliere il cloud più adatto tra cloud pubblico, privato e ibrido?

Scegliere tra Cloud privato, Cloud pubblico o ibrido dipende da tutta una serie di fattori che l’azienda deve valutare attentamente. Proviamo a darti qualche suggerimento per aiutarti a orientarti meglio.

  • La tua priorità sono sicurezza e conformità – Sappiamo benissimo che questi due elementi devono essere centrali in un’azienda soprattutto se dovesse maneggiare molti dati sensibili. In questo caso la scelta migliore potrebbe essere proprio il Cloud privato. Anche quello pubblico o ibrido, però, possono offrire opzioni di sicurezza solide che devono essere vagliate in base alle proprie necessità.
  • La tua priorità è la flessibilità e scalabilità – Se il carico di lavoro dell’azienda è variabile e hai bisogno di uno spazio su Cloud dove acquistare risorse in base alle necessità, il Cloud pubblico può fare a caso tuo.
  • La tua priorità è la gestione dei costi – Sicuramente un Cloud pubblico ha costi più accessibili, non richiedendo l’utilizzo di hardware o manutenzione. Ovviamente tutto ciò è bene che sia valutato sul lungo periodo e quanto il risparmio di costi possa poi inficiare su altri elementi come, ad esempio, la sicurezza o l’accessibilità.

Bisogna, inoltre, tenere conto anche delle difficoltà gestionali che possono insorgere. Un Cloud privato richiede maggiori responsabilità in termine di gestione e manutenzione interna, mentre uno pubblico riduce quello che può essere il carico di lavoro operativo.

Se le tue necessità sono un misto di tutte queste appena elencate, il Cloud Ibrido è la soluzione più utile alle tue esigenze, unendo i vantaggi del Cloud pubblico e di quello privato.

L’importante è che come azienda tu faccia un ragionamento più ampio considerando gli obiettivi a medio e lungo termine che vuoi raggiungere e come l’utilizzo del Cloud possa venirti in aiuto. Valore BF è a tua disposizione per consigliarti al meglio, ascoltando le tue necessità per guidarti verso il cloud migliore per la tua impresa.

Digitalizzazione delle PMI: sfide, opportunità e agevolazioni per le piccole medie imprese

Digitalizzazione delle PMI: sfide, opportunità e agevolazioni per le piccole medie imprese

La digitalizzazione è una delle sfide principali che le PMI italiane devono affrontare. L’avvento della tecnologia ha portato un cambiamento radicale, quanto repentino, dei processi commerciali e di produzione, che devono essere adottati dalle aziende per poter rimanere competitive sul mercato.

La digitalizzazione porta alle imprese tutta una serie di vantaggi, come l’automatizzazione di alcuni processi, l’apertura verso nuovi mercati, aumento di fiducia e fidelizzazione dei clienti e riduzione dei costi.

La transizione digitale può essere costosa e complessa in particolare per le PMI, per questo esistono agevolazioni stanziate dal governo, che permettono di finanziare il percorso verso la Digital Transformation.

Per comprendere al meglio le opportunità per le PMI, parleremo di:

digitalizzazione pmi

In cosa consiste la digitalizzazione delle PMI

Quando parliamo di digitalizzazione delle PMI ci rifacciamo a quanto indicato dal MISE quando parla proprio di questo argomento. Digitalizzare una piccola media impresa, quindi, significa, dotarla di tutti quegli strumenti, hardware, software o di formazione, che le permettono di:

  • Migliorare e riorganizzare il suo lavoro, utilizzando tecnologie digitali e introducendo Smart Working e lavoro agile.
  • Rendere più efficienti i processi operativi attraverso l’uso di tecnologie.
  • Realizzare eCommerce.
  • Adottare all’interno dell’azienda reti Wi-Fi di ultima generazione.
  • Formare il personale negli ambiti tecnologici.

Una PMI può, attraverso la digitalizzazione, migliorare moltissimi aspetti del proprio business: dalla produzione, passando per la gestione dei clienti, fino alla vendita. Potrà, inoltre, rendere più semplici alcuni processi, automatizzandoli e velocizzando la raccolta dati al fine di migliorare la propria produzione.

Inoltre, bisogna anche sottolineare che, implementare la tecnologia per piccola media impresa, le permette di ampliarsi sul mercato, raggiungendo nuovi clienti oppure creando nuovi prodotti o parti di prodotto che prima poteva far realizzare solo esternamente.

Quali sono i vantaggi della digitalizzazione delle PMI

La digitalizzazione, una volta relegata solo alle grandi imprese, può e deve essere ora uno strumento importantissimo anche per le PMI. Tra i vantaggi troviamo:

  • Maggior efficienza operativa – Una PMI digitalizzata potrà rendere automatici alcuni processi, migliorando la produttività e riducendo i costi senza rinunciare alla qualità.
  • Aumento delle vendite – Il digitale può aiutare le PMI ad affacciarsi verso nuovi mercati, arrivando non più solo al vicinato, ma a tutto il mondo attraverso un uso consapevole di social media, marketplace ed eCommerce.
  • Migliorare il proprio servizio clienti – Attraverso tutto gli strumenti che mette a disposizione la tecnologia, si potrà offrire un’assistenza al cliente che lo accompagni durante tutto l’intero customer journey, fornendogli assistenza in tempo reale con, ad esempio, le live chat.
  • Proteggere i dati sensibili – La tecnologia ti permette non solo di essere in ordine con quanto indicato dal Garante della Privacy per la protezione dei dati, ma potrai anche proteggerli da eventuali attacchi esterni malevoli e recuperarli grazie a rapidi ed efficienti Backup.
  • Flessibilità – Digitalizzazione significa permettere ai propri dipendenti di lavorare da remoto, ma anche cercare nuovi collaboratori da tutto il mondo con know how precise, che non riesci a trovare all’interno della tua città.
  • Si diventa più competitivi – Potrai competere su scala globale raggiungendo clienti da tutto il mondo.
digitalizzazione pmi

Come digitalizzare le PMI

Per digitalizzare una PMI bisogna, prima di tutto, comprendere quanto sia importante rimanere al passo coi tempi per non essere esclusi dal mercato. Per cominciare ti consigliamo di avere una presenza online solida attraverso un sito web e i social media, che possono permetterti di raggiungere nuovi clienti da tutto il mondo.

Secondo punto è quello di adottare tecnologie che possono aumentare la produttività, attraverso l’automatizzazione di alcuni processi, riducendo di fatto i costi. 

Sarà poi utile implementare, all’interno dell’azienda, software e applicazioni in grado di migliorare l’operatività, ma anche di proteggere i dati sensibili e, nel caso di attacchi hacker, anche di recuperarli, come con l’utilizzo di un Disaster Recovery Plan. Si potranno, poi, utilizzare dei programmi progettati per migliorare la gestione aziendale che riguarderà i contatti con i clienti, la comunicazione interna ed esterna, ecc…

La tecnologia potrà essere, inoltre, utilizzata per raccogliere, in maniera automatica, i dati, così da prendere decisioni aziendali basate su numeri reali e utilizzarli anche al fine di realizzare prodotti adatti alle vere esigenze dei clienti.

Se decidi di intraprendere un percorso di digitalizzazione per la tua PMI dovrai essere conscio che può essere un percorso impegnativo, ma in grado di offrire moltissimi vantaggi, come la riduzione dei costi, e nuove opportunità di business.

Il piano transizione 4.0 per la digitalizzazione delle PMI

A disposizione delle PMI c’è il Piano Transizione 4.0 che permette alle aziende di poter usufruire di aliquote più agevoli in base all’investimento che si decide di fare.

L’impresa, che dovrà avere sede in Italia, potrà quindi acquistare beni strumentali per attuare la transizione tecnologica e digitale dei processi produttivi, ma anche investire nello sviluppo, nella ricerca e nell’innovazione dei propri prodotti, tenendo sempre presente l’importanza della sostenibilità.

Il Piano Transizione 4.0 permette di beneficiare dell’incentivo anche a tutte quelle aziende che non hanno un utile, oppure sono imprese agricole. Rispetto agli ammortamenti previsti negli anni precedenti, inoltre, si permette di recuperare l’incentivo in tempi più brevi.

Con questo piano lo Stato cerca di incentivare le aziende, anche quelle più piccole, a intraprendere un percorso di trasformazione digitale che permetterà loro maggiore produttività ed efficienza, minori consumi di energia e materie prime, con strategie aziendali che guardano alla sostenibilità, all’ottimizzazione dei processi, al migliorare la comunicazione e l’esperienza sia del personale che dei clienti.

Cyber Security: perché è importante proteggere la tua attività

Cyber Security: perché è importante proteggere la tua attività

La Cyber Security è uno dei temi più importanti degli ultimi anni, grazie all’avvento della tecnologia che ha reso le aziende di qualsiasi tipo sempre più legate agli aspetti informatici.

È necessario proteggere i dati aziendali e quelli dei propri clienti per riuscire a mantenersi operativi e competitivi sul mercato. Subire un attacco informatico senza aver predisposto alcun piano di sicurezza informatica, può portare l’azienda a perdere la fiducia dei suoi stakeholders, ma anche ad andare incontro a perdite ingenti di denaro e a problemi legali.

Diventa, quindi, importante investire in piani di Cyber Security che coinvolgano, tra le altre cose, l’uso di Firewall, Backup, Disaster Recovery Plan e formazione del personale.

Per comprendere al meglio l’importanza di proteggersi dagli attacchi informatici, in questo articolo vedremo:

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Tipologie di Cyber Security che puoi attivare in azienda

La Cyber Security è un aspetto che qualsiasi tipo di azienda, al di là delle sue dimensioni, deve prendere in considerazione, soprattutto se si raccolgono dati sensibili e si utilizzano elementi informatici per le attività produttive.

Esistono diverse opzioni per proteggersi dai rischi informatici. Tra queste segnaliamo:

  • Antivirus – Software in grado di proteggere i computer dagli attacchi informatici come malware e virus.
  • Firewall – Installare un Firewall nella propria azienda è cruciale per controllare il traffico in entrata e in uscita, ma anche impedire che si acceda a siti web malevoli o applicazioni dannose.
  • Crittografia – È una tecnologia in grado di proteggere l’azienda attraverso l’illeggibilità dei dati o delle conversazioni che non possono essere lette se non si possiedono le chiavi per decodificarli.
  • Backup – Un sistema fondamentale che permette di avere sempre una copia dei dati importanti per recuperarli in caso di necessità.
  • Mantenere le applicazioni aggiornate – Importantissimo è che tutti i software e le applicazioni che si utilizzano su computer e server aziendali siano aggiornati regolarmente per poter far fronte a qualsiasi tipo di minaccia.
  • Scegliere password complesse – Sembrerà un’opzione banale, ma dotarsi di un’applicazione in grado di generare password complesse e difficili da scovare può fermare gli attacchi informatici più semplici.
  • Disaster Recovery Plan – Prevedere questo tipo di sistema può aiutare l’azienda a ripristinare in maniera rapida qualsiasi tipo di funzionalità dopo aver subito un attacco informatico.
  • Educare i propri dipendenti – Tutte le persone che lavorano all’interno dell’azienda devono essere istruite su come proteggere se stessi e l’impresa da possibili attacchi esterni che possono derivare anche dal semplice click di un link malevolo presente in una e-mail.

 

Ricordiamo inoltre che i possibili attacchi esterni devono essere sempre costantemente monitorati attraverso sistemi in grado di analizzare il traffico di rete. 

Tutte queste opzioni, se messe in campo in maniera corretta, possono proteggere i dati aziendali e quelli dei propri clienti, creando un ambiente nel quale lavorare in modo sicuro e affidabile, anche per gli eventuali stakeholders.

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Tipologie di minacce per la tua sicurezza aziendale

Dal punto di vista informatico esistono tutta una serie di minacce in grado di mettere a rischio la sicurezza aziendale. Tra le più comuni troviamo:

  • Malware – Un software che viene creato per portare danni, oppure per mettere sotto controllo un sistema informatico. Questo tipo di attacco comprende i virus, i trojan, gli spyware e i ransomware.
  • Attacchi DDoS – Sono attacchi informatici in cui gli hacker indirizzano un volume molto alto di traffico verso i server aziendali rendendo così il sistema inutilizzabile.
  • Phishing – Una delle tecniche più utilizzate che si basa sull’ingenuità dei dipendenti che, convinti di cliccare un link ricevuto da un account email conosciuto, si ritrovano ad aprire le porte ai malintenzionati informatici. Sono attacchi solitamente nati per raccogliere dati personali, come password o numeri di carta di credito e avvengono tramite e-mail, ma anche su messaggistica privata.
  • Spear Phishing – Una variabile del phishing, in cui gli hacker concentrano la propria attenzione su singole persone o gruppi, utilizzando messaggi altamente credibili e personalizzati.
  • Software vulnerabili – Mantenere applicazioni e programmi non aggiornati, o configurarli in maniera adeguata, sono azioni che possono facilitare l’accesso agli hacker.
  • Man in the Middle – Sono attacchi che si generano quando i malintenzionati riescono a inserirsi all’interno di una transazione tra due parti, rubando così i dati. Per farlo vengono utilizzate reti Wi-Fi pubbliche o quelle non sicure.
  • SQL Injection – È un attacco che, sfruttando la vulnerabilità di un server che utilizza SQL, inserisce al suo interno un codice malevolo.

Come attivare un piano di Cyber Security

Quando si rende necessario proteggere i dati sensibili della propria azienda e quelli dei clienti, bisogna prendere in considerazione la possibilità di realizzare un piano di Cyber Security efficace e che sia in grado, quindi, di contrastare tutte le possibili minacce esterne.

Per mettere in atto questo piano, la prima cosa da fare sarà quella di valutare i rischi effettivi a cui l’azienda è soggetta, individuando le vulnerabilità dell’infrastruttura IT. Partendo da questo punto, sarà possibile iniziare a realizzare una strategia di sicurezza informatica nella quale verranno anche indicati i vari ruoli da tenere e chi sarà il responsabile del piano.

Essa permetterà di mettere in campo tutte quelle azioni utili per prevenire eventuali attacchi, come la prevenzione, il monitoraggio e il tipo di risposta per ogni tipologia di attacco che è stato evidenziato nella valutazione dei rischi.

Tra le misure da prendere in considerazione, oltre all’utilizzo dei corretti software per la sicurezza, c’è sicuramente la formazione del personale, che dovrà aver ben chiaro i comportamenti da tenere e come segnalare eventuali problemi.

Dovranno, inoltre, essere ben chiare tutte le procedure che andranno attuate in caso di violazione della sicurezza, pianificando anche delle esercitazioni per verificare la tenuta del sistema. È bene poi prevedere sempre un piano di ripresa, ovvero tutta una serie di azioni da mettere in campo nel momento in cui l’azienda si rende conto di essere sotto un attacco informatico, determinando l’impatto che questo attacco sta avendo e come ripristinare l’operatività nel minor tempo possibile.

I protocolli di sicurezza andranno, infine, sempre mantenuti aggiornati in quanto ogni giorno appaiono nuove minacce informatiche.

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Perché è importante avere un piano di Cyber Security

Investire in Cyber Security è importante prima di tutto perché ti permette, sul lungo termine, di risparmiare. Immagina quanti soldi potresti perdere se la tua azienda subisse un attacco informatico, mettendo a repentaglio sia i dati sensibili che hai raccolto, sia la tua produzione.

Un piano di Cyber Security ti permette di prevenire tutta una serie di conseguenze che sarebbero dannose per la tua azienda, a partire dalla reputazione. Garantire, infatti, ai tuoi clienti, ai tuoi fornitori e agli stakeholders la completa sicurezza dei loro dati, ti permette di aumentare in reputation e in authority.

Avere un piano di sicurezza informatica, inoltre, aumenta la produttività aziendale, grazie all’utilizzo di Firewall e Backup automatici che permettono a un dipendente di lavorare in totale sicurezza anche quando è in Smart Working. Sappiamo, infatti, che le reti domestiche risultano più vulnerabili agli attacchi informatici. Un buon piano di Cyber Security è in grado di proteggere anche il Wi-Fi di casa.

Ricordiamo ancora una volta che educare i dipendenti su tutte le minacce informatiche aggiunge un livello ulteriore di protezione aziendale, riducendo, nel lungo periodo, perdite di tempo e blocchi produttivi dovuti a disattenzioni della forza lavoro.

Avere un piano di sicurezza aziendale tutelerà, proprio come stabilito dal GDPR, la privacy e i dati di tutti i tuoi clienti, evitandoti pesanti sanzioni che potrebbero arrivarti dal Garante.

Il nostro servizio di Cyber Security

Proteggersi in un mondo che è completamente digitalizzato, avrai ormai capito, è di fondamentale importanza se vuoi competere sul mercato e mantenere un’alta affidabilità tra i tuoi clienti.

Valore BF ti offre la consulenza informatica di cui hai bisogno, valutando tutti i possibili fattori di rischio ed elaborando un piano di Cyber Security su misura per le tue esigenze.

Tra i servizi che offriamo per mantenere la tua Business Continuity ti proponiamo: l’installazione di Firewall Aziendali in grado di filtrare le minacce esterne, sistemi di Backup per recuperare nel più breve tempo possibile i dati eventualmente persi e la piattaforma Syneto con al suo interno un piano di Disaster Recovery meno complesso e costoso rispetto a un’infrastruttura tradizionale.

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